Come aprire una societa’ in Cina (e che tipo)

Per molte aziende, aprire una societa’ in Cina potrebbe sembrare il primo passo da fare per entrare nel mercato.
Abbiamo gia’ parlato in precedenza delle considerazioni da fare a proposito: non e’ per forza necessario e dipende dagli obiettivi preposti oltre che dal modello di business che avrete approntato.
Diciamo che se avete deciso per una presenza fissa e stabile nel mercato cinese, aprire una societa’ puo’ essere il passo necessario. Vediamo quindi i costi e l’impegno che ne derivano.

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Prima di tutto: dove aprire una societa’ in Cina?

Hong Kong puo’ essere la prima cosa che viene in mente, specie quando si pensa a tasse e altre agevolazioni. Hong Kong pero’ e’ una piazza particolare che e’ Cina ma anche no, specie dal punto amministrativo e fiscale.
Se aprite una societa’ a Hong Kong per vendere e operare sul mercato cinese e’ esattamente come se la apriste in un altro paese, quindi e’ una societa’ estera.
Con i recenti avvenimenti di Hong Kong (parliamo dell’estate/autunno 2019), la sua importanza e convenienza come piazza finanziaria e commerciale stanno subendo un forte ridimensionamento. Con tutto che il governo centrale cinese sta intensificando gli sforzi per creare la nuova HK a Shenzhen, rafforzandone le strutture e i poteri di autonomia economica per indebolire l’appeal che puo’ ancora avere la ex colonia britannica).
Chiaramente, se il vostro obiettivo e’ aprire uno stabilimento o una azienda di produzione farete le vostre scelte in Cina, basandovi sulle opportunita’ che offrono varie zone anche dal punto di vista logistico oltre che di tassazione e agevolazioni varie.
Per societa’ piu’ “leggere”, legate ai servizi (anche trading), la tendenza e’ quella di localizzarsi invece nelle maggiori citta’ cinesi (Shanghai, Pechino, Canton, Shenzhen, etc).

Consideriamo ora l’apertura di una societa’ cinese in Cina

Le tipologie societarie da prendere in esame sono:
Ufficio di rappresentanza: dovete avere gia’ costuito una azienda all’estero per ottenere questa forma societaria. Un representative office (o rep. office come e’ di solito chiamato in inglese) come da denominazione rappresenta solo la vostra societa’ originaria e non puo’ svolgere attivita’ di reddito in Cina, quindi non puo’ emettere fatture! Pertanto, potra’ fare da promotore delle vostre attivita’, gestire il vostro business e incontri in Cina ma non potra’ fatturare un reddito. I vostri clienti cinesi dovranno pagare servizi o beni alla casa madre all’estero. Le tasse sono pagate in base alle spese di mantenimento della struttura (ufficio, personale, viaggi, etc).
Societa’ a capitale interamente cinese
Per questo tipo di societa’ bisogna avere un rappresentante legale di nazionalita’ cinese e un investimento che non arrivi dichiaratamente dall’estero. Diciamo che non e’ possibile per uno straniero, che se interessato comunque a questa tipologia deve appoggiarsi a persona di cittadinanza cinese, con tutti i rischi connessi ovviamente.
Societa’ a capitale misto cinese e straniero
La tipica joint venture insomma. Un tempo era la forma esclusiva da adottare per entrare nel mercato cinese, puo’ essere ancora valida se avete bisogno dell’appoggio di una societa’ cinese gia’ esistente che abbia le chiavi per il mercato come ad esempio una rete di distribuzione ben avviata, etc. Ora una scelta riservata soprattutto a grandi aziende o gruppi con un importante investimento con soci locali di pari grandezza. Per piccole o medie aziende straniere e’ poco usata ormai, grazie alle agevolazioni concesse per la forma successiva:
Societa’ a capitale interamente straniero (WFOE)
Qui il capitale e la proprieta’ sono interamente straniere.
Questo e’ il tipo di societa’ che piu’ interessa un soggetto straniero, attualmente.
Prima di tutto, chi puo’ registrare una WFOE in Cina?
E’ permessa le registrazione sia a persone fisiche (anche solo una), o a societa’ gia’ esistenti, premesso che siano stranieri, appunto.
Le procedure non cambiano in sostanza, solo i documenti da presentare. E’ piu’ immediata la registrazione a persona fisica, dato che basta solo il passaporto, mentre per registrazione da parte di aziende e’ necessaria la visura camerale legalizzata.
Nel caso di persone fisiche, come detto la societa’ (simile a Srl, a socio unico in questo caso) puo’ anche essere fatta a nome di una sola persona, c’e’ bisogno comunque di un supervisor (o sindaco) che puo’ essere un altro straniero o in questo caso anche un soggetto di nazionalita’ cinese.
PROCEDURE DA ESEGUIRE NELLA REGISTRAZIONE DI UNA SOCIETA’ IN CINA
Per quanto detto sopra, consideriamo in questa sede le fasi per l’apertura di una societa’ di tipo WFOE, la piu’ richiesta.
Sul versamento del capitale, sono stati recentemente tolti i requisiti minimi che riguardavano l’apertura di una WFOE in Cina. Ora non esiste un limite minimo quindi potete aprire una societa’ di consulenza anche con mille euro, in teoria, di capitale registrato.
Specialmente per societa’ di servizi, non e’ richiesto nemmeno versare il capitale, ne’ in parte ne’ interamente, viene solo dichiarata appunto la responsabilita’ economica dell’azienda in caso di controversie o vertenze con i propri clienti. Di solito si indica come capitale registrato la cifra di 1 milione di RMB (pari a circa 127mila Euro, al cambio di settembre 2019), per dare agli occhi dei clienti l’immagine di una societa’ con un minimo di garanzia.
Ad ogni modo, il capitale anche se versato e’ utilizzabile per le spese (ufficio, personale, costi di apertura, etc).
Gli step da eseguire sono come segue:
1. Verifica sul nome della societa’ da registrare: anche se a investimento straniero, si tratta pur sempre di una societa’ di diritto cinese che deve avere un nome ufficiale in cinese (quello che compare sulla visura camerale, o business licence come viene comunemente chiamata). Il nome deve essere il piu’ originale possibile e non troppo simile ad altri esistenti, sia come caratteri che come pronuncia. Per non perdere tempo sottoponendo nuovi nomi ogni volta che uno viene scartato (e succede spesso), e’ opportuno pensare ad una rosa di nomi (almeno 4-5, in cinese) da sottoporre per approvazione. La societa’ puo’ avere un nome straniero che userete nelle vostre comunicazioni ma avra’ obbligatoriamente un nome cinese di registrazione.
2. Una volta ricevuta approvazione sul nome, si procede alla richiesta di registrazione e il rilascio dei seguenti certificati:
• Business licence, la visura camerale
• Tax registration certificate
Ottenuti questi, si puo’ procedere con l’apertura del conto societario presso una banca locale (Bank of China, Merchants Bank, Construction Bank, etc).
E’ necessario indicare anche il contabile della societa’, che puo’ essere una persona interna all’ufficio con questa responsabilita’, oppure un consulente esterno.
Importante: va indicata la sede legale della societa’, ovvero l’ufficio dove saranno svolte le attivita’. In mancanza di un ufficio, e’ possibile “acquistare” un indirizzo nominale, che sara’ quello ufficiale nella visura camerale. Ci sono da fare delle premesse su questa pratica: ufficialmente e’ richiesto che la sede legale sia anche la sede operativa, e’ tuttavia consentita questa pratica che permette di aprire una societa’ anche senza avere un ufficio, o in mancanza di un ufficio vero e proprio al momento della registrazione ma che sara’ preso in affitto successivamente. Non e’ possibile al momento sapere se le cose cambieranno e saranno effettuate verifiche sulla reale esistenza di un ufficio usato dalla societa’ ma questo e’ lo stato delle cose attuale (settembre 2019).
Tempi operativi: mediamente circa 2 mesi, dipendentemente da festivita’ nel corso della registrazione, per avere tutto il necessario per essere operativi e poter emettere fatture oltre che ricevere pagamenti.

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