Perche’ registrare il proprio marchio commerciale in Cina

Nonostante un numero infinito di aziende internazionali sia entrato coi propri marchi in Cina, la questione della proprieta’ intellettuale e’ sempre attuale.

 

Sono infatti all’ordine del giorno aspre e costose battaglie legali legate all’attribuzione del marchio commerciale in Cina.

Spesso la causa e’ una mancata presa di coscienza sull’importanza della protezione del proprio marchio commerciale in questo mercato.

Ho gia’ descritto minuziosamente in un articolo di Mandarina Servizi Shanghai i rischi REALI di una mancata tutela a priori del proprio marchio.

Qui vorrei invece presentare un caso da manuale in cui la trascuratezza sulla questione del marchio ha portato a una gigantesca battaglia legale e perdite di profitti.

E’ una storia i cui protagonisti sono due aziende cinesi, quindi un’azienda straniera ha il dovere di prestare ancora maggiore attenzione.

Ripeto, gli strumenti ci sono tutti, sono poco costosi, la legislazione cinese e’ precisa in questo: basta solo muoversi per tempo.

 

Wang Lao Ji crea da sola la concorrenza con Jia Duo Bao.

Nel febbraio del 2005 viene costituita in Cina la 王老吉药, Wang Lao Ji Gu Yao, una joint venture tra due aziende cinesi, Guangyao e Tongxing, ognuna con il 48% del capitale.

Sono due aziende di imballaggi e prodotti alimentari, ma hanno questa ricetta per una bevanda tonificante e rinfrescante che sara’ messa in commercio col nome di Wang Lao Ji.

Ora la questione e’ un poco piu’ complessa di come riassumo qui. Ci sono state operazioni poco chiare tra i due soci e omissioni importanti. Ad ogni modo, le due aziende della J.V. decidono di affidare produzione e gestione del marchio a una azienda esterna, la Jia Duo Bao.

Grazie a una campagna pubblicitaria potente ed estesa, Wang Lao Ji diventa una specie di Red Bull locale, presente in tutti i negozi e supermercati del Paese. Ricordo e’ la Cina e’ grande quanto gli USA.

registrazione e protezione marchio commerciale cina

Nel 2010, la J.V. procede alla valutazione del marchio Wang Lao Ji, incarica una societa’ apposita di Pechino e il risultato e’ strabiliante.

Viene stimato a un valore di 108 miliardi di yuan, quasi 16 miliardi di Euro, che ne il primo marchio in Cina e uno dei piu’ quotati al mondo.

Qui pero’ nascono i problemi; avevano affidato il logo nella sua gestione economica, produttiva e commerciale a Jia Duo Bao al prezzo di 5 milioni e rotti di yuan, circa 800 mila euro/anno.

Chiaramente troppo poco. Per cui cercano di rinegoziare i contratti e riprendere possesso della cosa. Fallito il tentativo, si va per vie legali con un clamoroso caso giudiziario che non e’ ancora concluso.

Attualmente, Jia Duo Bao produce una bevanda molto simile a Wang Lao Ji col proprio marchio riproducendo colori e immagine del concorrente cosi bene da confondere il consumatore.

Praticamente Wang Lao Ji si e’ creato da solo la concorrenza in casa trascurando ogni precauzione sulla questione dell’uso del marchio, anzi affidandolo con le proprie mani alla futura concorrenza.

Per Wang Lao Ji una grossa perdita, mentre Jia Duo Bao ha aumentato la consapevolezza del marchio presso i consumatori screditando Wang Lao Ji.

Un rappresentante della Coca Cola Company China ha dichiarato che se capitasse a loro un caso simile, basterebbero poche ore per risolvere la cosa chiaramente a pieno vantaggio della societa’. “Questo e’ il valore delle grandi aziende: prima ancora di entrare nel mercato e’ necessario prima di tutto lavorare sulla protezione e percezione del marchio da parte del pubblico.”, ha aggiunto.

Quindi, per le aziende italiane che hanno intenzione di presentarsi sul mercato cinese, o che anche solo pensano di proteggersi per un futuro non troppo lontano: la registrazione del proprio marchio commerciale in Cina deve essere il primo passo da fare prima ancora di prendere contatti con clienti, importatori, partner. Perche’ a questo punto potrebbe gia’ essere troppo tardi!

La Cina non riconosce la registrazione internazionale di un marchio come valida nel proprio territorio, quindi e’ necessario procedere a farlo in Cina secondo la legislazione locale.

E’ una procedura meno complicata e piu’ liscia di quanto possa sembrare a prima vista.

Va fatta una domanda attraverso le agenzie locali autorizzate e attendere una prima risposta dall’Ente Marchi & Brevetti per il nulla osta.

Una volta ottenuto questo, si prosegue verso l’attribuzione della proprieta’ del marchio in Cina entro il tempo di 12 mesi.

Cosa importante: aver gia’ depositato la propria richiesta da’ comunque il diritto di prelazione su eventuali richieste pervenute successivamente da altri soggetti.

Cosa comporta avere il proprio marchio gia’ registrato da altri soggetti in Cina?

Comporta che non potete commercializzare il vostro prodotto con il vostro marchio liberamente.

Ad esempio vendete pasta, dolci, scarpe, borse etc, se qualcuno e’ proprietario del vostro marchio in Cina potra’ impedirne l’importazione gia’ alla dogana, e la commercializzazione.

Quindi un vostro cliente-importatore ci pensera’ due volte prima di impegnarsi a investire denaro e tempo in un marchio italiano che qui in Cina e’ sotto controllo di un altro.

Riavere il proprio marchio in Cina se e’ detenuto da altri soggetti e’ una cosa lunga e costosa, alla fine la maggior parte delle aziende interessate decide di sborsare decine di migliaia di euro e chiudere la cosa in questo modo.

Pensate quindi a tutelarvi molto prima di entrare in Cina!

Mandarina Servizi aiuta le imprese italiane a registrate il proprio marchio.

Contattaci per un preventivo senza impegno, svolgiamo gratuitamente una ricerca iniziale per vedere se il tuo marchio commerciale e’ libero in Cina o se altri hanno gia’ registrato qualcosa di simile nella categoria.

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