Perche’ ad una azienda conviene aprire un sito internet o un ecommerce in Cina

Aprire un sito internet e' diventato un aspetto imprescindibile dalla propria attivita', in qualsiasi parte del mondo e per qualsiasi settore. 

Assodato questo, le cose non e' che vadano sempre su due binari, specie quando si tratta di un paese come la Cina.

Negli ultimi anni le autorita' cinesi hanno di fatto bannato Google in Cina. I cinesi quindi non usano Google quando fanno ricerche. Usano Baidu.com, che non indicizza sicuramente il vostro sito.

internet-cinaVi chiederete, che c'entra il mio sito con Google?

C'entra eccome, perche' ormai tutti i siti fatti al di fuori della Cina contengono qualche elemento Google all'interno. Il Great Firewall, la Grande Muraglia elettronica cinese appena sente "odore" di google in un sito, anche il piu' innocuo come un sito di ricette, lo mette in "quarantena" per qualche minuto. Sommata alla pesantezza del sito (sito in flash magari, o con molte foto e slideshow), la vostra homepage o non appare per niente, o nel migliore dei casi apparira' dopo una manciata di minuti.

Direte, che mi importa, tanto mica vendo al pubblico...

Nemmeno i vostri clienti business se e' per questo. Immaginate di produrre biscotti e volete trovare un importatore questo cerca di capire di piu' sui vostri prodotti, va su internet e... niente, buio! google-in-cina

Quindi che fare per apparire nel modo giusto nel web cinese?

Per prima cosa, fate fare una prova sulla velocita' del vostro sito in Cina. Chiamate anche noi di Mandarina Servizi e vi diciamo la salute del vostro sito in Cina... Se riscontrate che la velocita' e' un problema, sarebbe da iniziare togliendo tutta la zavorra che sono le funzioni Google e ogni link a Facebook, Instagram, Youtube, etc. Pero' questo intacchera' il vostro sito per chi lo visualizza in paesi senza restrizioni del genere. La migliore cosa e' dedicare un sito in cinese separato da ottimizzare secondo le problematiche del Paese dove e' indirizzato.

Se il problema della lentezza persiste, il passo piu' deciso, una volta valutata l'opportunita' puo' essere quello di aprire un sito sussidiario in Cina.

Chiaro, questo lo fate solo e unicamente dedicato al mercato cinese, e soprattutto se avete deciso di investire in Cina in qualche modo e puntare seriamente e con continuita' su questo mercato. Altrimenti vi diciamo noi stessi di lasciar perdere. Potete prendere il sito che gia' avete e farne una copia ma unicamente in lingua cinese. Ok, attenti pero' prima a considerare l'impatto della grafica che usate sul pubblico cinese. Non e' solo un fatto di traduzione dall'italiano al cinese ma anche di localizzazione del sito, come si dice. Non e' detto che tutti i vostri contenuti possano interessare al vostro pubblico in Cina, cosi' come e' da valutare a cosa vi serve il sito in Cina e a chi e' diretto. Vi faccio un esempio, ancora nel caso dei biscotti non dovete aspettarvi che un vostro potenziale cliente capiti sul vostro sito e si perda in mille pagine prima di arrivare al dunque e a quello che gli interessa. Cerca foto, magari un video, e prezzi. Dovete dargli tutto in pochi clic. La traduzione poi non deve essere pedissequa all'italiano al cinese ma avere un tono e freschezza adeguati al cinese.

Dare impressione di essere si' un marchio "made in italy" ma anche "made for China!

Quindi, A) decidere la struttura del sito in cinese, e B) procedere con una versione linguistica adeguata al mercato attuale in Cina. Passo successivo: considerare chi vi fa il sito, fatelo fare a qualcuno che e' in Cina e ha la prontezza su quello che e' il gusto visivo dei cinesi e piu' adeguato alla loro struttura di pensiero. Saremo tutti uguali fisicamente, ma mentalmente ogni popolo e cultura ha le sue visioni e abitudini, e' evidente! Ok, avete deciso di fare il sito, lo avete strutturato e adeguato al mercato cinese, avete pronte anche le versioni in cinese del vostro materiale, ora lo dovete posizionare in Cina. Per avere un sito con hosting in Cina, cioe' in un server cinese, dovete per forza avere un ICP che si ottiene solo se avete una azienda registrata in Cina. Alt! Se state gia' per cambiare canale perche' NON siete registrati in Cina, aspettate perche' potete sempre trovare chi in Cina e' registrato e puo' ottenere l'ICP per voi. Dovete sapere che un hosting in Cina costa piu' di quanto potreste pbaidu.com-motore-ricerca-cineseagare in altri paesi. Per uno spazio di 2G il prezzo e' di circa 6-7oo Euro l'anno. Nessuna sorpresa, e' un regime di monopolio... Ok ora il vostro sito in cinese e' pronto e funzionante, in Italia o all'estero potra' risultare un po' lentino ad aprirsi ma in Cina e' un fulmine, una frazione di secondo e i vostri clienti lo potranno vedere per intero e cercare direttamente le informazioni che gli servono. Finito qui? Beh, non proprio, ora il sito lo dovete mantenere vivo e attivo, farlo conoscere, quindi avviare una campagna di PPC sul maggiore browser cinese: BAIDU.COM.

La questione di internet in Cina e l'utilizzo delle applicazioni cinesi si e' fatta sempre piu' complessa e variegata, tanto che Mandarina Servizi ha aperto dal 2015 E-Cina (www.ecomm-cina.com).

L'ecommerce in Cina ha raggiunto la fatidica quota 1:1 con le vendite al dettaglio tradizionali: ora per ogni prodotto venduto offline ce n'e' uno venduto online. Vendere online in Cina e' una opportunita' per diversi marchi e aziende italiane, in ogni settore, di ogni dimensione. Non serve infatti essere una multinazionale per aprire un ecommerce in Cina, puo' essere fatto in cross-border ovvero spedendo la merce dall'estero, oppure con la merce gia' in Cina.   Per saperne di piu' puoi leggere i nostri ultimi post nel sito E-Cina o contattarci per una discussione preliminare senza impegno: A chi conviene aprire un ecommerce in Cina Costi dei marketplace cinesi Vendere vino online in Cina: segnali dalla nostra esperienza

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By Mandarina Servizi Shanghai
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